Il decreto, composto da 59 articoli e 4 allegati, entrato in vigore il 18 maggio 2022 è ora alle Camere per la sua conversione in legge.
Novità:
- prevede agli artt. 31 e 32, l’erogazione dell’indennità una tantum di 200 euro a lavoratori dipendenti, pensionati con reddito per l’anno 2021 non superiore a 35.000 euro, titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa ma anche lavoratori stagionali, dello spettacolo e del turismo, lavoratori domestici, autonomi e occasionali. Inclusi anche i percettori del reddito di cittadinanza, gli incaricati di vendite a domicilio, gli autonomi senza partita Iva. Il bonus una tantum sarà erogato a luglio in via automatica dall’Inps per pensionati e beneficiari del reddito di cittadinanza, dal datore di lavoro per i lavoratori dipendenti. Le altre categorie di lavoratori, invece, dovranno presentare un’apposita domanda. Per i lavoratori autonomi e professionisti: occorre attendere il dettaglio di tempistiche, importi e modalità di erogazione del beneficio in quanto subordinato a un decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il MEF, da adottarsi entro il 18 giugno 2022.
- dispone l’incremento dal 20% al 50% della misura del credito di imposta per gli investimenti in beni immateriali 4.0, effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023 se prenotati nel 2022.
- ritocca la disciplina del bonus formazione 4.0 (art. 22): le aliquote del credito d'imposta per le spese di formazione del personale dipendente, finalizzate all'acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, aumentano dal 50% al 70% per le piccole imprese e dal 40% al 50% per le medie imprese, a condizione che le attività formative siano erogate dai soggetti individuati da un prossimo decreto del Ministero dello Sviluppo Economico.
- Conferma le garanzie SACE e del Fondo PMI per assicurare liquidità alle imprese (art. 15) e l’istituzione di un Fondo di 130 milioni di euro, per l’anno 2022, finalizzato a sostenere le imprese danneggiate dalla crisi Ucraina (art. 18).