Con la Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017) è stato prorogato al 31 dicembre 2018 il termine per la concessione dei finanziamenti per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle piccole e medie imprese. Conseguentemente, il plafond di Cassa depositi e prestiti è stato incrementato fino a 7 miliardi di euro e sono stati stanziati ulteriori 560 milioni di euro, relativamente agli anni 2017-2023, per la corresponsione dei contributi a favore delle PMI.
A seguito della proroga dei termini per la concessione dei finanziamenti e del rifinanziamento della misura, con il decreto del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese n. 7814 del 22 dicembre 2016 è disposta, a partire dal giorno 2 gennaio 2017, la riapertura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi di cui all’articolo 2, comma 4, del decreto-legge n. 69 del 21 giugno 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98.
Per maggiori informazioni, http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/beni-strumentali-nuova-sabatini

Con risoluzione n. 120 del 22 dicembre 2016, l'Agenzia delle entrate ha precisato, tra l'altro, che:
- il nuovo modello (quello senza la possibilità di indicare le "operazioni comprese nel periodo da ... a .....") può essere utilizzato esclusivamente per le operazioni poste in essere dall'1 marzo 2017;
- nel caso (tipico in questo periodo dell'anno) in cui venga presentata una dichiarazione d'intento con il modello "vecchio" nel quale siano stati compilati i campi 3 e 4 "operazioni comprese nel periodo da ... a ..." (esempio dall'1/1/2017 al 31/12/2017) la dichiarazione non ha validità per le operazioni di acquisto da effettuare a partire dall'1 marzo 2017; per tali operazioni, dunque, deve essere presentata una ulteriore dichiarazione d'intento su modello "nuovo".

Il 21 dicembre 2016 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge n. 232 dell'11 dicembre 2016, cosiddetta "legge di Bilancio" per il 2017. In essa si rinvengono, tra l'altro, numerose previsioni di carattere fiscale.

In un recente decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze, con riguardo agli amministratori di condominio, è stato previsto l'obbligo di trasmettere all’Agenzia delle entrate una comunicazione contenente i dati relativi alle spese sostenute nell’anno precedente dai condomìni per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica, effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali, e  per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, finalizzati all’arredo delle parti comuni degli immobili oggetto di ristrutturazione. Nella comunicazione dovranno indicarsi anche le quote imputabili ai vari condòmini, ciò al fine di consentire la precompilazione del mod. 730 con riferimento a tali oneri detraibili.

Con sentenza del 14 dicembre 2016, causa C-378/15, la Corte di Giustizia UE ha considerato legittima l'applicazione del pro-rata Iva nazionale con riguardo alla "semplificazione" adottata in ordine alla sua determinazione, segnatamente con riguardo all'utilizzo dei volumi d'affari delle attività esenti e imponibili e non, invece, alle specifiche destinazioni e natura dei beni e servizi acquistati.