Gli esclusi: i contribuenti che non hanno partita Iva (quindi le persone fisiche «private»), così come gli enti non commerciali che effettuano solo attività istituzionale. Se dovesse venire replicato il meccanismo di proroga già utilizzato per i redditi relativi al periodo d'imposta 2018, il rinvio non riguarderebbe tutti coloro che non compilano gli Isa per il superamento (nel periodo d'imposta di riferimento) della soglia dei ricavi o compensi di euro 5.164.569,00.
I casi dubbi. i soggetti tassati per trasparenza, in particolare il caso del regime opzionale di trasparenza ex art. 116 Tuir, o delle associazioni professionali.
Le rate: la proroga avrà l'effetto di comprimere il numero delle rate oltre che l'arco temporale entro cui pagare quanto dovuto in sede di saldo e di primo acconto.
Si precisa che l'art. 12 co. 5 del dlgs 241/97 consente al massimo un differimento di pagamento per un periodo non superiore a venti giorni, nel caso lo stesso venga disposto con provvedimento del presidente del Consiglio dei ministri. E' possibile un eventuale ulteriore rinvio al 30.09.2020 con la legge di conversione del decreto rilancio, in quanto c'è un emendamento già presentato da alcuni esponenti politici.